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Una masseria in Salento, una festa, estate. Una Puglia arsa dal sole, meravigliosa e impenetrabile, colonizzata da ricchi milanesi e romani e dalle loro case di villeggiatura, abitata da personaggi astuti e imprevedibili. La tenuta accanto a quella in cui si svolge la festa è appena stata comprata da Livia, che ha poco più di quarant'anni, due figli piccoli, Marta e Tito, e un compagno, Boris, che l'ha lasciata per l'ennesima volta sola, per un viaggio di lavoro. Con lei si sono trasferite due donne, per aiutarla durante la vacanza a badare ai bambini e a sistemare la nuova casa: Cynthia, una conturbante e sensuale ragazza nigeriana, e la polacca Klara, una giovane intransigente e nevrotica. Livia conosce Brando, un misterioso e affascinante signore più grande di lei, che pare non avere altro scopo al mondo se non sedurla. Per gioco e per vendetta, decide di uscire con lui. L'indomani, in un pozzo in fondo al giardino della tenuta, Livia trova il corpo senza vita di Antonio Locandido, un fabbro salentino giovane e sfacciato che ha avuto l'ardire di flirtare con entrambe le ragazze che lavorano per lei. E tutto inizia a precipitare. In un girotondo di turbamenti e bugie, menzogne e omissioni, Livia, che si trova a essere tra i sospettati della polizia, cerca di mettere ordine nella realtà e fare i conti con se stessa, mentre l'indagine intorno alla morte di Antonio si infittisce. In un crescendo di tensione, "Notturno salentino" può essere letto come un thriller hitchcockiano in cui una donna vede la propria vita sconvolta e messa sottosopra da un evento imprevisto e molti enigmi, ma anche come un affresco che indaga l'animo umano e la complessità dei rapporti che legano una famiglia, finiti i primi ardori dell'amore, quando la routine quotidiana comincia a presentare il conto.